Corso di formazione in fisica: Spettroscopia, un ponte tra Fisica classica e Fisica moderna
Il giorno 3 novembre si è tenuta, presso il Liceo Scientifico Osa R. L. Montalcini di Molfetta, la prima giornata formativa.
Ha aperto i lavori il Dirigente Scolastico prof. Luigi Melpignano, il quale ha richiamato il fatto che tra le finalità della rete vi è quella di promuovere attività formative per i docenti, laboratori, conferenze e scambi, anche attraverso il sito web ad essa dedicato, di esperienze innovative del processo di insegnamento–apprendimento che utilizzino la metodologia laboratoriale e l’integrazione tra le diverse discipline scientifiche e non solo.
Il dott. Francesco Forliano, coordinatore dei Dirigenti Tecnici dell’URS di Puglia, ha poi evidenziato come la proposta didattica contenuta in questo corso sia di strettissima attualità e si inserisce nel dibattito relativo al livello di cultura scientifica della nostra società e di come esso incide sulla capacità di esercitare una cittadinanza attiva e consapevole. Lo stesso ha sottolineato come sviluppare una cultura scientifica significa non solo conoscere le principali leggi e teorie che regolano l’Universo ma anche avere una profonda comprensione del metodo e del linguaggio della scienza, comprensione che richiede una pratica del metodo scientifico, con un occhio attento alle nuove tecnologie digitali.
Il dott. Stefano Marrone, Dirigente Tecnico dell’USR di Puglia si è soffermato sul fatto che Una delle innovazioni introdotte nel curriculum di Fisica dei licei riguarda l’insegnamento della fisica moderna.
Si tratta di una scelta che contribuisce all’arricchimento culturale degli studenti e allinea il curriculum di Fisica a quello delle scuole superioni di molti paesi Europei.
Questa novità pone anche alcune questioni sul piano didattico. Spesso si ritiene che una didattica laboratoriale su argomenti di fisica moderna sia difficile da realizzare perché richiede agli studenti competenze di livello elevato e alla scuola risorse strumentali difficilmente disponibili in un laboratorio didattico.
La proposta presentata in questo corso è un esempio di come sia possibile realizzare un’attività laboratoriale su argomenti di fisica quantistica con materiali e strumentazione di basso livello (laboratorio povero). Anche le abilità e le conoscenze richieste agli studenti si riferiscono a concetti basilari per un corso di Fisica.
Un aspetto didatticamente rilevante del percorso proposto, sta nel fatto che gli studenti sono impegnati in un’attività di ricerca i cui esiti sono tutti da scoprire e che, rispetto a quella di verifica di leggi già studiante in precedenza, risulta più efficace nello stimolare abilità e competenze scientifiche.
Il corso, realizzato dal prof. Ilarione Cormio e dal prof. Edoardo Andriani in qualità di tutor delle attività laboratoriali, è articolato in tre giornate di formazione durante le quali attività teoriche e sperimentali si integrano e interagiscono allo scopo di produrre modelli interpretativi dei fenomeni analizzati.